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La discussa
cella, di cui oggi non si conserva traccia visibile in
superficie, era stata progettata e vanne cominciata, come
testimoniano alcuni tratti della fondazione individuati in
recenti saggi di scavo. Nel colonnato (peristasi), le bozze
sulle gradinate (crepidoma) e sulle colonne, che di solito
venivano esportate soltanto nella fase di rifinitura,
testimoniano lo stato di incompiutezza del tempio.
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Le bozze, utilizzate per il sollevamento e la messa in opera dei
conci, illustrano bene (insieme ad altri accorgimenti) alcune
importanti caratteristiche della tecnica costruttiva di età
classica. Nelle sue proporzioni generali, nella sintassi delle sue
membra e nelle caratteristiche stilistiche (capitelli, cornicioni,
curvatura delle linee orizzontali) il tempio segue fedelmente i
modelli dell'architettura classica delle città greche in Sicilia,
specie nella vicina Selinunte.
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